Ingresso gratuito in abbinamento al biglietto della mostra “Nel segno delle donne” (8 euro), fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione obbligatoria al numero 338.5029591 o all’indirizzo cultura@comune.domodossola.vb.it
Chi se non la scintillante Ippolita Baldini poteva partecipare alla IV edizione di Domosofia, dedicata quest’anno alla “Luccicanza”? Ebbene sì, l’attrice, nota al pubblico di Zelig per il personaggio di Lucy, converserà con Antonio D’Amico su tutta la sua carriera teatrale, evidenziando due aspetti unici dei personaggi da lei inventati. Anzitutto il fatto che provengono dalla cultura del nostro teatro comico. Le sue maschere, infatti, come il noto personaggio di Lucy o la prima Marchesa, sono nate sotto l’influenza e l’ispirazione di quelle che Ippolita chiama “Le mie donne Franche”, intendendo Franca Valeri e Franca Rame: nella conversazione con D’Amico si potrà approfondire quindi come Ippolita abbia scoperto queste due grandi attrici e cosa ama del loro teatro. Ma non solo: oltre a scandagliare la passione per il palcoscenico di Ippolita sin dalle sue origini, si scoprirà un’altra caratteristica peculiare dei personaggi della Baldini: pur interpretando la svagatezza e la superficialità insita in molte persone che ci circondano, nelle sue maschere, di fondo, resta viva una possibilità di rinascita e di coraggio.
I suoi personaggi non sono risolti, ma hanno una coerenza di base, una conoscenza di se stessi e dei valori di fondo che li rendono lontani dalla volgarità e l’irruenza in cui spesso è immerso il mondo attuale, anche del cabaret. Una comicità che ha una sua essenza colta, quindi, perché parte dalle origini del nostro teatro contemporaneo e porta avanti un’idea di società con dei valori. Come dimostra anche il nuovo personaggio della Baldini, la Regina Margherita, che verrà presentato proprio in anteprima per il festival di Domosofia.