GLI OSPITI

Giancarlo Avanzi

Torinese di nascita ma novarese di adozione, Gian Carlo Avanzi si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino. Rettore dell’Università del Piemonte Orientale dal 2018. In questo mondo di connessioni, il singolo, l’uomo, cerca di entrare nella rete e vaga, con più o  meno precisione, alla ricerca di qualcosa facendo domande, tramite un indirizzo (internet), o  tramite un numero (telefono) o attraverso un cellulare o smartphone con il quale si connette, volendo, all’apparato audio dell’auto o del Pc o al frigorifero o a qualche altro apparecchio che lo consenta, compresi i satelliti. Pensiamo cosa si potrebbe immaginare se invertissimo l’ordine delle parole, anziché connessioni di rete, rete di connessioni…ce lo immaginiamo? Viene in aiuto quello che si è compreso finora del  Possiamo immaginare l’Università come una rete di connessioni.

17 settembre -

Ore 17:30

Possiamo immaginare l’Università come una rete di connessioni?

Quando si parla di connessioni di rete implicitamente ci si riferisce a connessioni logiche e/o fisiche tra terminali di una rete ovvero collegamenti verso l’esterno per l’espletamento di un certo servizio quale ad esempio una comunicazione vocale tra utenti o una comunicazione dati.
Tipicamente la connessione consiste nell’accesso alla rete fino alla destinazione desiderata realizzata attraverso la rispettiva rete di accesso in ingresso che fornisce connettività verso la rete di trasporto che a sua volta instrada in uscita verso la rete di accesso della destinazione finale desiderata.
In questo mondo di connessioni, il singolo, l’uomo, cerca di entrare nella rete e vaga, con più o meno precisione, alla ricerca di qualcosa facendo domande, tramite un indirizzo (internet), o tramite un numero (telefono) o attraverso un cellulare o smartphone con il quale si connette, volendo, all’apparato audio dell’auto o del Pc o al frigorifero o a qualche altro apparecchio che lo consenta, compresi i satelliti.
Pensiamo cosa si potrebbe immaginare se invertissimo l’ordine delle parole, anziché connessioni di rete, rete di connessioni…ce lo immaginiamo? Viene in aiuto quello che si è compreso finora del nostro cervello. Esso è costituito da una immensa, per molti aspetti ancora sconosciuta, rete di connessioni. Come in una rete, i neuroni, le cellule che compongono il cervello, sono collegati gli uni agli altri in un sistema reticolare di connessioni, le sinapsi, che consentono il passaggio di stimoli elettrici mediati da sostanze chimiche.
La complessa rete di connessioni neuronali è quella che ci consente di fare dalle cose più normali, come mangiare, dormire, andare di corpo, a quelle più nobili, sublimi, come suonare uno strumento, cantare, dipingere o costruire una casa.
Possiamo immaginare l’Università come una rete di connessioni? Nell’intervento del Prof. Avanzi saranno esposti gli argomenti a favore di questa interessante tesi.