Nato ad Aosta, è insegnante, guida turistica divulgatore scrittore. Autore di 51 libri di storia valdostana (una trentina dei quali con Luca Poggianti); relatore in oltre 200 conferenze e 250 interventi sugli aspetti della civilisation valdôtaine nelle scuole di ogni ordine e grado.
Da oltre 35 anni, insieme a Poggianti, si occupa di studiare, rivalutare e soprattutto divulgare le intricate vicende di Innocenzo Manzetti e della sua indiscussa priorità nell’invenzione del telefono.
Dal 1991 è Presidente della Consulta Comunale per le Attività Culturali della Città di Aosta.
16 settembre -
Ore 15:00
Mauro Caniggia Nicolotti e Luca Poggianti ricostruiscono le vicende che hanno portato alla nascita del telefono attraverso documenti e testimonianze che sembrano costruire una vera “spy story”.
Quando si parla di connessioni tra le prime immagini che vengono in mente vi è certamente
quella del telefono: un apparecchio che ha rivoluzionato la vita umana, permettendo un
collegamento istantaneo tra persone a distanze inimmaginabili fino ad allora. Nonostante la
storia ufficiale attribuisca questa rivoluzionaria invenzione a volte ad Alexander Graham Bell
e a volte al fiorentino Antonio Meucci, ancora poche persone sanno che in realtà la
paternità va attribuita ad Innocenzo Manzetti di Aosta (1826-1877), figlio di una famiglia
nata e cresciuta a poca distanza dalle rive piemontesi del lago Maggiore. Mauro Caniggia
Nicolotti e Luca Poggianti ne hanno ricostruito le vicende, scovando documenti,
testimonianze, effettuando raffronti e sviscerando i fatti successivi che connotano la vicenda
legata all'invenzione del telefono come una vera e propria "spy story" internazionale. Si
tratta di una storia incredibile e affascinante che oggi ha valore storico-culturale, ma che
all'epoca aveva un impatto economico e sociale di livello internazionale, coinvolgendo i
maggiori potentati economici mondiali in modo tutto fuorché chiaro.